Norme Tecniche

Il percorso di revisione delle Norme Tecniche per le Costruzioni: passaggio necessario per perfezionare e adeguare le normativa

Il percorso di revisione delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2008), visto da molti come un passaggio necessario per perfezionare e adeguare una norma per alcuni versi lacunosa, partì nel 2010 con un processo partecipato sotto la guida del Consiglio Superiore dei LL.PP., presieduto allora dal Prof. Francesco Karrer. Questa prima parte dell’iter di revisione si concluse nel 2012, con un testo largamente condiviso, ma anche qualche contestazione da parte di alcune professioni e di alcune figure del mondo accademico. I capitoli contestati erano il numero 8, sulle costruzioni esistenti, e il numero 11 sui materiali e prodotti per uso strutturale, in particolare per l’uso di valori inferiori della vita nominale per le costruzioni esistenti rispetto alle nuove costruzioni, al fine di semplificare le verifiche in campo sismico per l’adeguamento degli edifici esistenti. Diminuire la vita nominale significava ridurre la Vita di Riferimento in cui valutare l’azione simica di progetto, quindi diminuire i tempi di ritorno del sisma atteso e di conseguenza i costi di adeguamento.
Alla discussione di tale documento di revisione risposero architetti, ingegneri e geologi con una lettera congiunta al presidente reggente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Ing. Massimo Sessa, auspicando una rapida conclusione del processo di revisione delle norme in corso, insieme ad una revisione più generale del modo di fare le norme, chiedendo anche di introdurre nel testo la qualità della ricerca e della sperimentazione sviluppata nel campo di intervento sugli edifici esistenti.

Per un lungo periodo dell’evoluzione di questa revisione non se ne seppe più nulla, né alcun comunicato ufficiale fu rilasciato dal CSLLPP, nonostante diverse sollecitazioni da parte dell’opinione pubblica, dal mondo della scienza e delle professione. Fino al 14 novembre 2014, giorno in cui l’assemblea del CSLLPP ha approvato la bozza di revisione delle norme, con il parere favorevole di Ingegneri e Architetti ma con il voto contrario dei Geologi, non in sintonia con il testo emendato.

In data 27 novembre 2014 il Consiglio Nazionale degli Ingegneri pubblicò una circolare che illustrava nel dettaglio le novità introdotte, finalizzate a migliorare l’attuale versione delle NTC2008 attraverso alcune novità, riguardanti la correzione di errori di varia natura ed importanza, una maggiore aderenza alle più recenti edizioni delle norme UNI, una maggiore integrazione agli Eurocodici e un approccio più moderno agli edifici esistenti. Ma anche il CNI esprimeva un certo dissenso in merito alle novità introdotte nello studio degli edifici esistenti, in particolare sullo “sconto” in termini di sicurezza sismica utilizzato nella loro valutazione.

Da questa data seguirono ulteriori lunghi mesi di silenzio, che fecero scattare persino un interrogazione parlamentare, presentata dal M5S il 14 dicembre 2015 direttamente al ministro Delrio, per conoscere il motivo di tanta inerzia su un tema così importante. Una circolare del CNI datata 29 luglio 2016 informò di una riunione della commissione di lavoro alla revisione della Circolare esplicativa delle NTC 2008, con l’auspicio di arrivare congiuntamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle Norme Tecniche e della Circolare entro la fine del 2016. Ma sono stati probabilmente gli eventi sismici dell’estate-autunno 2016 ad aver velocizzato il processo in corso.

Infatti una bozza aggiornata delle nuove NTC viene trasmessa alla Conferenza Unificata nel settembre 2016, differenziandosi da quella approvata dal Consiglio superiore dei lavori pubblici nel novembre 2014, recependo fra l’altro anche alcune richieste del Dipartimento per la Protezione Civile. Il testo è stato integrato ed aggiornato nei contenuti specifici, sia in relazione all’evoluzione tecnico-scientifica del settore delle costruzioni, sia a seguito dell’aggiornamento della normativa comunitaria in materia di prodotti da costruzione, nonché nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione delle norme nazionali con i documenti normativi europei, fra cui gli Eurocodici. Ma i dissensi del Consiglio Nazionale dei Geologi non sono scomparsi. Ulteriori modifiche sono state portate dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici nel dicembre 2016, per adeguare il testo alle norme del nuovo Codice dei contratti, in particolare in merito alle disposizioni transitorie.

Lo scorso 22 dicembre 2016 la Conferenza Unificata ha quindi espresso l’intesa sullo schema di Decreto che approva la revisione delle Norme tecniche per le Costruzioni, dopo una approfondita istruttoria tecnica fra le strutture centrali interessate, Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e Dipartimento per la Protezione Civile, e le rappresentanze tecniche delle Regioni ed Enti Locali. L’impianto delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni è stato quindi ricevuto dalla Commissione Europea l’8 febbraio 2017, data dalla quale scattavano 60 giorni per il recepimento delle osservazioni in merito. Scaduti i termini l’8 maggio, sono state raccolte osservazioni riguardanti sostanzialmente tre questioni: i laterizi (con problemi riguardanti i giunti orizzontali sottili e una scarsa attenzione agli elementi costruttivi non strutturali come le tamponature), i prefabbricati in calcestruzzo (per i quali, secondo Assobeton, la nuova versione delle NTC si discosta dai contenuti degli Eurocodici) e le indagini geologiche (per le quali il Consiglio Nazionale dei Geologi rimarca l’esclusione della competenza geologica del processo di costruzione dei progetti di opere che interagiscono con suolo e sottosuolo). Su queste osservazioni e sull’aggiornamento delle NTC 2008 si pronuncerà ora la Commissione UE, che potrebbe chiedere ulteriori correzioni al testo licenziato dal CSLP e dal MIT.

Nella consultazione europea a Bruxelles, a detta del Presidente del CSLP Sessa, il testo delle Norme Tecniche ha ricevuto solo osservazioni di carattere procedurale, senza aver visto alterare il corpo della norma. Pertanto, preso atto di queste ultime correzioni, il testo finale sarà di fatto lo stesso già inviato a Bruxelles.
Per quel che riguarda la circolare, essa sarà composta di 700 pagine e dovrà effettuare due ulteriori passaggi all’assemblea plenaria del CSLP, rispettivamente il 22 settembre e il 20 ottobre. I due documenti verranno infine pubblicati insieme per consentire agli operatori di avere a disposizione un pacchetto completo di regole da applicare.

In data 20/02/2018 è stato pubblicato il D.M 17/01/2018, contenente le nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC 2018). Nel documento “Le novità delle NTC 2018” segnaliamo tutti i cambiamenti più significativi. Possiamo comunque anticipare, in estrema sintesi, i seguenti argomenti, che riguardano aspetti di rilevanza generale o puntuale.

  • L’approccio metodologico non è cambiato: pertanto il professionista non dovrà confrontarsi con un cambiamento radicale nell’impostazione della norma, come è avvenuto con le NTC 2008
  • E’ stata data maggior rilievo alle verifiche di duttilità
  • Sono state specificate le modalità di verifica in campo sostanzialmente elastico, che coinvolgono, in particolare, le opere di fondazione e le strutture non dissipative
  • E’ stato incrementato il fattore di struttura per le opere non dissipative
  • Sono stati rivisti i minimi di norma e i dettagli costruttivi, in particolare per i pilastri, le pareti in cemento armato e per i nodi trave-pilastro (che ora coinvolgono anche le strutture in classe di duttilità bassa e le strutture non dissipative)
  • E’ stato aumentato il coefficiente di sovraresistenza a pressoflessione nell’applicazione della gerarchia delle resistenze trave-pilastro (c.a.) per classe di duttilità bassa.
  • Viene dato maggior rilievo e fornite indicazioni di calcolo più precise per gli elementi secondari e per quelli non strutturali
  • Sono stati introdotti criteri di verifica più severi per le strutture prefabbricate
  • Nel capitolo 8, che riguarda gli edifici esistenti, viene modificato l’indirizzo generale: si tende ora a privilegiare, realisticamente, gli interventi di miglioramento rispetto a quelli di adeguamento, che si riferiscono a cambiamenti significativi nell’impianto strutturale
  • Per le strutture in legno si possono adottare coefficienti di sicurezza meno gravosi per materiali prodotti con linee di produzione di qualità
  • Sono stati introdotti criteri più severi per le prove di accettazione dei materiali in cantiere (ad esempio per le opere in muratura)
  • Sono scomparsi i riferimenti alle zone sismiche sostituiti da indicazioni sui valori di accelerazione di sito
  • Per zone a bassa sismicità è ancora previsto un calcolo semplificato
  • Per i dettagli è possibile fare riferimento al dpf sotto riportato “Le novità delle NTC 2018”

In data 11/02/2019 è stato pubblicato il D.M. 19/01/2019 contenente la Circolare n°7 del 21 gennaio 2019 del CSLP – Istruzioni per l’applicazione dell’aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni.

Tale circolare applicativa – sottoposta al parere dell’Assemblea generale del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che si è espressa favorevolmente in data 27 luglio 2018, con voto n. 29/2017 – sostituisce la precedente circolare n. 617 del 2 febbraio 2009, ed ha lo scopo di fornire agli operatori del settore, ed in particolare ai progettisti, opportuni chiarimenti, indicazioni ed clementi informativi per una più agevole ed univoca applicazione delle norme stesse. Pur essendo state apportate numerose e significative modifiche rispetto alla precedente circolare, non è stato cambiato l’impianto generale e l’articolazione del documento e, pertanto, il testo è articolato conformemente alle norme tecniche di cui mantiene la medesima strutturazione in capitoli e paragrafi, al fine di una più agevole consultazione.

Per i dettagli fare riferimento al pdf sotto riportato “Circolare NTC 2018”.

Riportiamo anche alcune considerazioni dell’Ing. Luciano Migliorini pubblicate sul portale ingenio-web in merito ai contenuti del Capitolo 7 della Circolare, che in alcuni punti fornisce indicazioni contrastanti ed introduce “nuovi obblighi” rispetto al DM 17/01/2018. CLICCA QUI per leggere l’articolo