Verifica Muratura
MasterMuri
Tecniche di modellazione
Per le opere in muratura la modellazione può avvenire sia mediante elementi bidimensionali che con pilastri e travi (schema a telaio equivalente). La prima soluzione è preferibile perché rappresenta pienamente il comportamento scatolare dell’edificio. Adottando invece la seconda è impossibile modellare configurazioni strutturali articolate, e si introducono anche approssimazioni importanti. Inoltre la verifica dei maschi murari diventa critica, perché risultano sovrastimati gli effetti flettenti e penalizzate le verifiche a taglio che si basano sul contributo della sola parte compressa della muratura.
Modello Scatolare
Tecniche di verifica
Utilizzando un modello scatolare, in fase di verifica non è utile riferirsi allo stato tensionale puntuale, contraddistinto da azioni membranali e flettenti che risultano generalmente troppo gravosi, perché non considerano gli effetti di una locale ridistribuzione delle tensioni. A rimuovere questo difetto provvede MasterMuri che integra lo stato di tensione su una porzione di muro liberamente definita dall’utente e ricava le caratteristiche globali di sollecitazione (sforzo normale, taglio e momenti nel piano e fuori piano). In questo modo la verifica conseguente riequilibra e ridistribuisce sul maschio murario lo stato tensionale prodotto dall’analisi. Con MasterMuri si perviene così a risultati formalmente analoghi a quelli di un pilastro, che riassume il comportamento complessivo della porzione di muro. In sintesi, partendo da una modellazione con elementi di superficie si provvede a posteriori a determinare, mediante integrazione dello stato tensionale, le sollecitazioni globali da sottoporre a verifica secondo le disposizioni normative. Se invece si parte direttamente da un modello a travi e pilastri (telaio) si ottengono subito le caratteristiche di sollecitazione, che risentono, però, dei difetti di rappresentazione (modellazione) iniziale.
Modello Scatolare
Parametri di verifica
Anche in MasterMuri gli elementi strutturali vanno caratterizzati con gli specifici parametri, indispensabili per il dimensionamento, come la resistenza caratteristica della muratura a compressione e a taglio, diversi a seconda che l’edificio sia Nuovo o Esistente. Per gli edifici esistenti in muratura la procedura prevede l’accesso automatico ai valori di resistenza, indicati nelle tabelle dalla Circolare NTC 2018 o della Circolare NTC 2008, che variano anche in funzione del Fattore di Confidenza assegnato all’edificio.
Vengono presi in considerazione anche i dettagli costruttivi, quali la presenza di riseghe in elevazione, le modalità d’appoggio dei solai in testa ai muri, introducendo quindi nel calcolo quelle eccentricità che sarebbe controproducente considerare già nell’analisi; in relazione alla snellezza del muro vengono così determinati i coefficienti di riduzione della sua resistenza.
Per le opere in muratura è stata predisposta una nuova procedura, basata sulle Circolari NTC, che determina il minimo coefficiente di sicurezza tra quelli associati ai diversi possibili meccanismi di collasso locale. Questa procedura è distribuita con MasterMuri ma è indipendente.
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